Contrada Fani, 2 - Pescoluse (Marina di Salve) LECCE

Storia del nostro Agriturismo

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FANI” si ritiene provenga da FANUM, parola latina che indica un luogo dedicato alle divinità, un tempio o un santuario. In questo territorio infatti, tradizione vuole che esistessero tre templi:

  • quello dedicato a Bacco sulla collina dei Profichi;
  • uno all’ interno della leggendaria “Grotta delle Fate“, a poche centinaia di metri dal nostro Agriturismo;
  • il tempio pagano delle “Serrazze” dove si trova il nostro Agriturismo

Nel 727 l’imperatore bizantino Leone III Isaurico ordinò che in tutte le province orientali dell’ Impero d’Oriente fossero rimosse e distrutte le immagini sacre e le icone, ebbe così inizio la guerra iconoclasta. Per sfuggire ai massacri, migliaia di monaci abbandonarono le province orientali dell’Impero e si trasferirono nelle regioni meridionali d’Italia, in particolare nel Salento, rifugiandosi nelle campagne.

I monaci furono promotori di una rinascita sociale ed economica, in quanto non si dedicarono solo alla preghiera e all’ascesi, ma anche al lavoro dei campi e alla produzione del vino e dell’olio. I monaci Basiliani giunsero anche a Salve e si stabilirono nel territorio dei FANI dove diedero vita ad una comunità religiosa organizzata secondo le regole di San Basilio da Cesarea.

Ancora oggi, lungo il costone orientale del canale dei Fani, si possono ammirare le loro cripte, una delle quali affrescata con immagini sacre, dove i monaci si riunivano in preghiera (cripta basiliana). A destra dell’ingresso si possono osservare i resti della decorazione pittorica ad affresco, miracolosamente conservatasi. Si riconoscono otto personaggi nimbati tra i quali l’unico identificabile è San Pantaleone, il cui volto è ancora riconoscibile nonostante la parziale caduta d’intonaco.

Sempre ai Fani, un po’ più distanti dalla cripta Basiliana, sono presenti le “LAURE”, ossia le grotte dove abitavano i monaci. In una di queste c’è una croce scolpita nella roccia con un’ancora all’estremo inferiore, simbolo del saluto cristiano dei monaci d’Oriente, ritenura la croce della salvezza.

Nel territorio sono presenti oltre alle grotte, alcuni fenomeni carsici come gli “inghiottitoi”, il più conosciuto quello delle “Fate” , il quale nei primi anni ’60 è stato esplorato dal gruppo Speleologico Salentino “Pasquale De Lorentis” di Maglie. Tutt’ora tali esplorazioni proseguono, infatti dal 1998 un gruppo di archeologi Australiani conduce una campagna di scavi che sta portando alla luce un vasto insediamento Messapico proprio nell’area adiacente al nostro Agriturismo.

I Messapi si insediarono in questo altopiano, probabilmente durante l’età del bronzo, sfruttando la posizione di naturale difesa e la presenza di un piccolo corso d’acqua che scorre lungo il canale, proveniente da una grotta e che un tempo giungeva sino al mare.

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